Archimede Seguso

il più grande maestro vetraio del XX secolo, dalla sua geniale creatività hanno preso forma meravigliose opere d'arte in vetro, ammirate anche in molti musei nel mondo.

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Archimede Seguso nasce a Murano il 17 dicembre 1909.

All’età di 11 anni inizia a lavorare in fornace ed affina la sua abilità rifacendo vetri settecenteschi.

Poco più che ventenne diventa un ottimo Maestro vetraio, distinguendosi anche con la appena nata lavorazione dei vetri artistici pesanti.

Prende come disegnatori nella fabbrica di famiglia “Seguso Vetri d’Arte” prima Vittorio Zecchin e poi Flavio Poli.

Dagli anni ’30 viene invitato ad esporre alla Biennale di Venezia, in cui, fino al 1972, si trova il Padiglione “Venezia” dedicato al vetro di Murano.

Tra le sue opere principali, create nei primi decenni di attività, si possono ricordare gli animali, per la bellezza dei quali viene soprannominato “il Maestro degli Animali”, la figura del pugile “Primo Carnera” del 1934, il ritratto della futura moglie del 1937 e gli spessi “vetri sommersi bullicanti” o “profusi d’oro”, “corrosi” o “iridescenti” come “Lo zodiaco” del 1935.

Lasciata la “Seguso Vetri d’Arte”, nel 1946 Archimede fonda la “ Vetreria Artistica Archimede Seguso”, ottenendo così la piena indipendenza creativa.

Collezione

La Collezione “Dimanche Matin” o “Raggi” rappresenta un unicum nella produzione del Maestro; è caratterizzata dall’utilizzo della murrina, rarissima negli archivi della Vetreria Archimede Seguso. La murrina è formata da raggi di colore, ed è proprio da questa sua caratteristica che deriva il “secondo nome” della Collezione oggi esposta in Galleria.